Andare in pensione senza contributi è possibile. L’INPS prevede trattamenti per tutti, anche per chi non ha mai avuto un contratto lavorativo.
Ci sono diverse opzioni per avere una pensione al compimento di una certa età. Vediamo chi sono i beneficiari del trattamento e quali sono le condizioni per riceverlo.
I contributi sono un elemento chiave del sistema previdenziale italiano. I lavoratori devono raggiungere un certo requisito contributivo per poter finalmente andare in pensione. In base allo scivolo questo requisito sarà più o meno alto. Per Quota 103, ad esempio, serviranno 41 anni di contributi mentre per l’APE Sociale ne bastano 30 o 36 in base alla categoria di appartenenza.
Per il pensionamento con la pensione anticipata ordinaria sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi mentre la pensione contributiva e la pensione di vecchiaia ne richiedono solo 20. Ad alcune condizioni bastano 15 anni di contributi (le tre Deroghe Amato) mentre per lasciare il mondo del lavoro con 5 anni di contributi bisognerà aspettare i 71 anni. Ma se non si dovesse raggiunge nemmeno questo requisito minimo?
Le opzioni di pensionamento senza contributi
Caregiver, casalinghe e casalinghi potrebbero non avere i contributi necessari per la pensione così come le donne non lavoratrici (non autonome, libere professioniste, partite IVA, dipendenti presso aziende pubbliche e private). Per loro c’è un Fondo dedicato o in alternativa la pensione sociale. La pensione casalinghe si ottiene iscrivendosi al Fondo Casalinghe volontariamente.
La domanda si può inoltrare tramite sito INPS e viene accolta in modo automatico. Una volta iscritta, la casalinga dovrà iniziare a versare periodicamente delle somme per accumulare contributi e costruire la pensione di domani. L’importo minimo da corrispondere è di 26 euro al mese. In base ai versamenti effettuati si riceverà un importo pensionistico diverso. Serviranno 35 anni di contributi, ad esempio, per avere una pensione di mille euro. La formula per il calcolo prevede di moltiplicare il montante contributivo per il coefficiente di rivalutazione e dividere il risultato per 13 mensilità.
Un’alternativa al Fondo è la pensione sociale. Spetta alle donne senza contributi o con un numero di contributi insufficienti per maturare i requisiti di pensionamento. I requisiti sono il compimento dei 67 anni di età, la cittadinanza italiana o comunitaria con iscrizione all’Anagrafe del Comune di residenza oppure il permesso di soggiorno per le cittadine extracomunitarie, la residenza stabile e continuativa da almeno 10 anni e uno stato di bisogno comprovato con reddito sotto una determinata soglia. L’importo della pensione sociale è di 534 euro.