Per chi si accinge ad andare in pensione è fondamentale avere tutta la documentazione in ordine: ecco i dati da non dimenticare.
Nel 2024, i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia in Italia rimangono invariati. Sia gli uomini che le donne devono aver raggiunto i 67 anni di età e avere accumulato almeno 20 anni di contributi, equivalenti a 1.040 settimane. Attenzione, però, a fornire i dati corretti, perché altrimenti si rischiano ritardi importanti. Proviamo a orientarci.
Orientarci. Già, questo è il verbo più corretto per la complessità del sistema pensionistico italiano. Non è facile per chi è in pensione o per chi si accinge a entrarci, riuscire a capire perfettamente tutti i meccanismi.
Prepararsi in anticipo per la pensione di vecchiaia è cruciale per evitare spiacevoli sorprese e garantire un passaggio sereno alla nuova fase della vita. Iniziare a farlo con ampio anticipo, idealmente anche due anni prima di raggiungere i 67 anni, può fare la differenza. Pianificare per tempo consente di verificare e correggere eventuali anomalie nei contributi, assicurandosi che tutto sia in ordine quando arriva il momento di presentare la domanda.
Viceversa, si rischia di fare tutto “di corsa“. Per cui gli errori, anche riguardanti la comunicazione di alcuni dati, sono sempre dietro l’angolo. Il consiglio è quello di sempre: affidatevi a professionisti del settore che sapranno indirizzarvi al meglio, per non perdere i vostri diritti.
Pensioni: attenzioni ai dati da fornire, ecco come prepararsi al meglio
Esiste la possibilità di richiedere la pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi (780 settimane) se si rientra in specifiche condizioni particolari. Per accedere a questa opzione, oltre ad aver accumulato gli anni entro il 31 dicembre 1992, è necessario essere stati autorizzati a effettuare versamenti volontari prima di tale data.
Si può presentare la richiesta di pensione di vecchiaia in vari modi. Online, tramite il sito internet dell’INPS, ma anche chiamando il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile. Gli Enti di Patronato, inoltre, possono fornire un’assistenza preziosa proprio per quello che dicevamo in apertura.
Un passo fondamentale è mantenere il proprio Estratto Conto Contributivo aggiornato e verificato. Questo documento, che elenca tutti i contributi versati, deve essere accuratamente controllato per assicurarsi che non vi siano errori o omissioni. Tale verifica è paragonabile all’importanza di controllare regolarmente il saldo del proprio conto corrente.