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Pensioni: arriva la via per andarci in anticipo e senza tagli all’assegno

Non dovrai più rinunciare ad avere una buona pensione anche se scegli di smettere di lavorare un po’ prima: ecco la guida completa.

Spesso chi sceglie di andare in pensione con qualche anno di anticipo, rischia di trovarsi con un assegno previdenziale molto più basso del previsto a causa di tagli e penalizzazioni. ma c’è una misura che ti consente di andare prima in pensione e senza tagli. Vediamo di cosa si tratta.

Attualmente per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Questo è quello che ha stabilito la legge Fornero nell’ormai lontano 2011. In alternativa, chi ha iniziato a lavorare quando era ancora molto giovane, può tentare la strada della pensione anticipata ordinaria.

Con questa misura di prepensionamento non conta l’età anagrafica: si può andare in pensione a qualunque età purché gli anni di contributi siano almeno 42 e 10 mesi per gli uomini oppure 41 e 10 mesi per le donne. Andare in pensione prima è il desiderio di molti ma, spesso, comporta delle penalizzazioni.

Infatti, chi va in pensione in anticipo, deve accontentarsi di un assegno previdenziale molto più basso del previsto. Talvolta si possono subire tagli anche del 20-25%. Ma c’è un modo per riuscire a smettere di lavorare prima senza subire alcun tipo di penalizzazione.

In pensione prima e con un assegno ricco: ecco come fare

Andare in pensione con qualche anno di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero è il sogno di molti. Tuttavia, spesso, andare in pensione prima comporta il doversi accontentare di un assegno previdenziale basso. Vediamo come si può fare per smettere di lavorare prima ma senza subire tagli.

Ci sono varie misure che consentono di accedere alla pensione prima dei 67 anni ma non tutte sono vantaggiose. Basti pensare, ad esempio, ad Ape sociale. È vero che con questa misura si può andare in pensione a soli 63 anni e 5 mesi anziché 67, ma è ancor più vero che l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro e che non sono previste né la tredicesima né la quattordicesima.

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Ecco le misure di prepensionamento più vantaggiose/Cronacaedossier.it

Stesso discorso vale per Quota 103 e per Opzione donna  che permettono di lasciare il lavoro, rispettivamente, ad appena 62 e a 61 anni ma l’assegno viene ricalcolato interamente con il sistema contributivo e si possono subire perdite anche del 25% tutti i mesi.

Come fare, allora, per andare in pensione in anticipo ma senza tagli sull’assegno? Una misura vantaggiosa può essere certamente rappresentata da Quota 41. Questa misura non ha nessun requisito anagrafico: è possibile accedere alla pensione a qualunque età purché gli anni di contributi siano almeno 41 di cui almeno 1 versato prima di aver compiuto 19 anni. Però questa misura non è fruibile da tutti ma solo dalle seguenti categorie:

  • lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%;
  • disoccupati che non ricevono più la Naspi;
  • addetti a lavori usuranti o gravosi da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7.

Chi non rientra in una di queste categorie può indirizzarsi verso la pensione anticipata ordinaria che, come abbiamo visto, consente di andare in pensione al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne. Chi va in pensione prima sfruttando una di queste due misure non subirà nessun taglio sull’assegno mensile.

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