Non solo Emanuela Orlandi, nuove rivelazioni anche su Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983 a Roma senza un apparente motivo.
L’amica di Mirella Gregori sapeva con chi quest’ultima andò via il giorno della sua scomparsa. Almeno questo è quanto si deduce da un appunto del SISDE (il servizio segreto civile, oggi AISI) agli atti dell’inchiesta giudiziaria archiviata nel maggio 2015 dalla Procura di Roma e conosciuta perché per lo più incentrata sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
In quell’indagine si affronta anche il caso di Mirella Gregori, quindicenne romana sparita nel primo pomeriggio del 7 maggio 1983 (quarantaquattro giorni prima di Emanuela Orlandi). Era un sabato e lei stava aiutando la mamma in casa, quando si assentò per scendere a salutare un amico delle medie, un certo “Alessandro”, che le aveva citofonato. Da quel momento, sparì nel nulla. Gli inquirenti concentrarono le attenzioni su Sonia De Vito, coetanea amica di Mirella, figlia del proprietario del bar “Italia”, situato all’inizio di via Nomentana, proprio sotto casa dei Gregori. Le due ragazze, quel pomeriggio, prima che Mirella andasse via con “Alessandro”, trascorsero alcuni minuti assieme.
Sonia De Vito fu iscritta nel registro degli indagati durante la prima inchiesta giudiziaria, ma poi fu prosciolta. Nel secondo iter investigativo fu nuovamente ascoltata, ma non le fu mai chiesto niente in merito a quanto annotato dal SISDE mercoledì 26 ottobre 1983. Quel giorno, alle 15:30, una fonte del Servizio era nel locale dei De Vito e avrebbe assistito a un dialogo tra Sonia e un’amica «senza alcun dubbio relativo alla nota vicenda della scomparsa di Mirella Gregori». Come scritto nel documento a un certo punto, pronunciate dalla De Vito, «venivano udite chiaramente le seguenti frasi: “Certo… lui ci conosceva, contrariamente a noi che non lo conoscevamo… quindi poteva fare quello che voleva…”. E ancora: “Come ha preso Mirella poteva prendere anche me, visto che andavamo insieme…».
Sonia De Vito conosceva l’uomo che portò via Mirella Gregori
Affermazioni semplici e chiare nel loro disarmante sconcerto: Sonia De Vito conosceva l’uomo che portò via per sempre Mirella Gregori. Ma chi era costui? Per caso, il quarantenne di bell’aspetto e sempre ben vestito, assiduo frequentatore del bar “Italia”, che la madre di Mirella raccontò aver visto molte volte intrattenersi con la figlia e Sonia ai tavolini del locale? Oppure un’altra persona, conosciuta dalle due ragazze in un altro ambiente? Ma le due – che, secondo quanto dichiarato dalla De Vito il 17 maggio 2011, avevano allentato i loro rapporti da un anno prima la scomparsa perché lei si era fidanzata – che luoghi frequentavano assieme abitudinariamente? Sonia rimase molto colpita dal dramma di Mirella. Almeno sempre secondo il SISDE, che rilevò: «La figlia del gestore, nel pronunciare le frasi di cui sopra, appariva preoccupata e palesemente “toccata” dall’argomento». Ma allora perché la donna non ha mai parlato di questo agli inquirenti? Ai posteri l’ardua sentenza. La storia destinata ad andare avanti, proprio come quella di Emanuela Orlandi…