Vite sospese: i misteri di chi svanisce nel nulla
Gli scomparsi in Italia fra statistiche e ragioni di un fenomeno inquietante, quello delle “vite sospese”
È sempre più diffuso il fenomeno delle cosiddette “vite sospese”, condizione di chi, volontariamente o incidentalmente, ha fatto perdere le proprie tracce lasciando nello sconforto familiari e persone care. I numeri sugli scomparsi in Italia e nel mondo sono altissimi; le ipotesi sulle motivazioni delle improvvise sparizioni variano da persona a persona e spesso conducono alla scoperta di un disagio già manifestato, in qualche modo, precedentemente.
In Italia, dal primo gennaio 1974 al 30 giugno 2013, sono scomparse 27.000 persone (9.534 italiani e 17.466 stranieri) di cui 15.385 maggiorenni e 11.615 minorenni. Cifre allarmanti che giungono dal ministero dell’Interno e dalla direzione centrale della Polizia Criminale con un incremento medio annuo di circa 1.000 unità. Il fenomeno delle “vite sospese” è più ricorrente nel Lazio (6.580), in Lombardia (3.500), in Campania (2.943), in Sicilia (2.648) e in Puglia (869).
Tra i maggiorenni le motivazioni più frequenti dell’allontanamento sono di tipo volontario per difficoltà economiche, disagi familiari e disturbi psicologici. Il più delle volte le persone scomparse sono probabili vittime, complici o autrici di reati. È molto diffuso anche l’allontanamento di anziani con più di 65 anni, affetti da malattie neurologiche e Alzheimer.
Altrettanto inquietanti sono le cifre relative alla scomparsa dei minori in Italia. Degli 11.615 minorenni svaniti nel nulla dal 1974 al 2013, 1.617 sono italiani e 9.998 sono stranieri. Le ragioni del fenomeno, in questo caso, sono: allontanamento volontario, allontanamento da istituti o comunità di affido, sottrazione da coniuge in seguito a separazioni, possibili vittime di reati. La fascia d’età maggiormente interessata è quella compresa tra i 15 e i 17 anni.
Il governo si è dotato di un Commissario Straordinario per le persone scomparse e, al prezioso lavoro svolto ogni giorno dalle forze di Polizia e Carabinieri si aggiunge quello di numerose organizzazioni e onlus tra cui: Penelope Italia (Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse),Telefono Azzurro (116000 è il numero dedicato alle segnalazioni di bambini scomparsi), Associazione Aurora di Bologna (Centro Nazionale per bambini scomparsi e sessualmente abusati) e tante altre ancora. Molti scomparsi vengono ritrovati, ma ci sono anche tanti adulti e bambini spariti da anni le cui ricerche non hanno portato a nulla. Su alcuni di loro i riflettori sono ancora accesi, su altri purtroppo si sono spenti. C’è una storia dietro ogni persona e una ragione per cui essa non c’è più; a ridosso del numero ci sono tante vite sospese e questo non va dimenticato.
Anno 2013. Suddivisione regionale dei minori italiani e stranieri per i quali sono state attivate le segnalazioni di ricerca sul territorio nazionale e ancora da ricercare al 30/06/2013. | |
REGIONI | TOTALE |
Abruzzo | 14 |
Basilicata | 1 |
Calabria | 24 |
Campania | 43 |
Emilia Romagna | 47 |
Friuli V. Giulia | 57 |
Lazio | 124 |
Liguria | 21 |
Lombardia | 105 |
Marche | 28 |
Molise | 7 |
Piemonte | 55 |
Puglia | 50 |
Sardegna | 4 |
Sicilia | 63 |
Toscana | 42 |
Trentino Alto Adige | 1 |
Umbria | 5 |
Valle D’Aosta | 1 |
Veneto | 36 |
Totale | 728 |
Suddivisione “vite sospese” per aree geografiche (dati al 30/06/2013) | Totale | % |
Nord | 323 | 44,4 |
Centro | 199 | 27,3 |
Sud e isole | 206 | 28,3 |
Totale | 728 | 100 |
Dati forniti da: Direzione Centrale Polizia Criminale – Sistema Informativo Interforze – CED. Elaborazione dati effettuata dalla DCA – SCO – Divisione Analisi – Sezione Minori in data 30.06.2013.
Articolo, tabelle e grafico a cura di Gelsomina Napolitano (Sociologa- esperta in Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense).
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